Il personal branding è un’attività seria che non si basa su autocelebrazioni e autocompiacimenti. E’ un lavoro quotidiano orientato a spiegare bene agli altri chi sei e cosa fai, ovvero come puoi essergli utile. Un asset fondamentale per te è la tua presenza social e vediamo perché.
Oggi il lavoro non si cerca più ma si attrae, almeno questo è possibile grazie a un lavoro di personal branding che renda facilmente accessibili le informazioni a chi sta cercando una figura come te. Non un’autopromozione, o peggio ancora, un’autocelebrazione senza senso. Il personal branding deve essere orientato alla concretezza. Asset privilegiato per ottenere risultati è la presenza sui social.
Tanto per cominciare i social media non sono tutti uguali e non sono gratis.
Uno degli errori più comuni è quello di copiare e incollare un post da una piattaforma ad un’altra, come se fossero la stessa cosa. Che poi, se non ci fossero differenza tra i vari social perché mai li avrebbero separati? Tanto valeva farne uno solo. Quindi attenzione, ad esempio, anche alla distribuzione degli hashtag. al 31 maggio 2022, cioè oggi, su Facebook sono praticamente ininfluenti, su Linkedin non devi metterne più di tre mentre su Instagram e Twitter sono ancora molto importanti. Per chi, come me, utilizza anche il canale Telegram, gli hashtag sono utili per raccogliere insieme alcuni temi. E’ una funzione aggiunta di recente ma che trovo molto interessante.
Come ci comportiamo sui social media per il nostro personal branding?
La risposta è sempre la stessa: “Show don’t tell”. Mostra quello che fai, non dirlo. Questo vuol dire raccontare con testi, foto e video la nostra attività, quello che facciamo per gli altri. Significa far trasparire anche le ragioni e la mission che muove il nostro operato. Personalmente credo che tutti debbano usare il web come una media company per far prosperare la propria attività, idea o progetto. Trova la tua mission, il tuo perché e non avere problemi a mostrarlo. Arricchire il nostro giardino, renderlo sempre più bello, è l’unica chiave per non inseguire il lavoro ma attrarlo con naturalezza. Senza segreti da guru, con il lavoro quotidiano.